sabato 25 giugno 2016

Ross Poldark di Winston Graham

Quando, alla fine degli anni settanta, trasmisero alla televisione lo sceneggiato (allora non si parlava di fiction!) che aveva per protagonista Ross Poldark io ero troppo piccola per poterlo apprezzare a pieno ma dato che non c'erano che due canali televisivi lo seguii insieme a mia madre cui piaceva davvero molto.
Nonostante tutto la storia mi catturò tanto che, quando poche settimane fa, ho letto la notizia della ripubblicazione in versione intregrale dei libri di Graham da cui era stato tratto lo sceneggiato mi sono tornate alla mente le ambientazioni e i personaggi di quella serie: la Cornovaglia con le sue scogliere impervie, battuta dal vento e dalla pioggia, le vecchie miniere di rame, le case basse immerse nella brughiera e i vestiti di fine settecento!
Posso solo dire che, nonostante la mia casa sia stata invasa, nelle prime due settimane di giugno, da parenti e amici, sono riuscita a leggere le oltre quattrocento pagine di cui si compone il romanzo in meno di una settimana! Sottolineo che l'invasione è stata a tutti i livelli e a stanto ero padrona di andare al bagno!
Il racconto, che si sviluppa nell'arco di quattro anni dal 1783 al 1782, inizia con il ritorno di Ross Poldark, figlio unico di un signorotto della Cornovaglia, dalla guerra in America durante la quale le colonie si sono rese indipendenti dall'Inghilterra: il rientro è amaro sia perchè il padre è morto durante la sua assenza lasciando la casa e le proprietà sull'orlo del totale abbandono, sia perchè scopre che la donna di cui era profondamente innamorato e da cui credeva di essere ricambiato si è, nel frattempo, fidanzata con il cugino di Ross Francis.
Per superare questa terribile delusione il protagonista si impegna per risollevare le sue sorti economiche e rimettere a posto la casa avita costringendo la coppia di ubriaconi che lavoravano per suo padre ad aiutarlo, loro malgrado. 
Accanto a lui come sua confidente ci sarà sua cugina Verity che a sua volta sarà protagonista di una storia d'amore contrastata con un comandante della marina civile.
Infine, altro personaggio chiave nella vita di Ross sarà una ragazzina tredicenne, figlia di un minatore ubriaco e violento: Demelza, che Ross salverà portandola a lavorare come sguattera nella sua casa.
La scrittura di Winston Graham è molto coinvolgente, si viene trascinati pagina dopo pagina nel racconto, nelle case e anche nella società dell'epoca in cui conviveva l'agiatezza di pochi signori e la miseria della popolazione, spesso senza speranza, dei minatori e dei pescatori che erano in balia di una natura impervia e poco generosa e vittime di un forte ostracismo da parte delle classi più agiate. 
La figura di Poldark è molto affascinante perchè non si tratta di un eroe senza macchia, o di un ex soldato aggressivo, egli non si riconosce nell'indifferenza e nella superficialità del ceto sociale cui appartiene: crede che si possano migliorare le cose e rendere la vita di tutti sopportabile.
Cerca di aiutare le persone che gli sono accanto consapevole di avere in qualche modo delle responsabilità per la posizione che ricopre ma fa tutto ciò con spirito realistico e pragmatico: non si illude circa l'ipocrisia della società che lo circonda anzi il suo sguardo è severo e ironico.
Se la Sonzogno non verrà meno all'impegno di pubblicare i dodici libri, se non vado errata, che compongono la serie credo che tutti gli appassionati di Poldark saranno parecchio impegnati nei prossimi mesi!
Buona lettura!

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